Di quest’arte che bacia il culo alle megere, che cresce come i peli attorno alle verruche, che si arrampica, isolata, appresso all’ambizione, e si mette in listino, al metro, su un tabellone. Di quest’arte borghese, di quest’arte finto popolare, commerciale, di questa nomenclatura da gerarchia dei sogni, allevati come trote dentro un lago artificiale. Di questa atrofia. Di questo mondo che brulica senza intenzione attorno, di questi gorghi, di questi mulinelli. Di questa ingenuita’, di questa fantasia imberbe che nasce e muore continuamente. Di questo mutismo, di questo resoconto del nulla che scorre e s’accumula ai margini di un foglio. Di queste pagine che fuggono veloci. Di questo tempo e desiderio che qualcuno assale, d’essere niente piuttosto che una briciola fluorescente a consumo degli stracci inamidati e ritti. Di questo silenzio prezioso e ignorato, in cui naviga il mondo.
Quante immagini … E’ come se le vedessi scorrere in modo accelerato. Una superficialità che scorre via. Un moto continuo di nascita e morte. O forse è solo morte.
Ma l’unica che mi colpisce realmente è quella del silenzio. Forse perché è ciò di cui spesso io ho bisogno.
tutto il resto, infatti, e’ un particolare… 🙂
Ho sempre preferito “essere niente piuttosto che una briciola fluorescente a consumo degli stracci inamidati e ritti”
“agognato niente”, direi a questo punto … 🙂 pare cmq sia una carriera difficile 😛
E, da ieri sera, mi permetto di rileggere questa https://godialpexex.wordpress.com/category/dal-vero/
la carriera da animale di merda invece e’ piu’ accessibile…
Più facile essere merda che niente, già. Ma, è meglio giudicata la merda o il niente? Nonostante l’impegno, s’intende.
non so. pero’ mi sembra che la merda sia molto quotata.
e finire “niente”, piuttosto che “famosi e venduti”, ma non penso sia una carriera difficile. forse è più naturale. Mi pare difficile pensare che vengano a prendere qualcuno per metterlo a sua insaputa su un tabellone.
il binomio “famosi-venduti” in realta’ e’ un falso mito, probabilmente borghese anche quello. pare ci si venda e svenda anche per altri fini… insomma: uno comincia a dare via i peli del culo e poi magari gli capita anche della fama. ma gli capitasse solo fame sarebbe anche regolare.
Io ho sempre fame.. Mike, posso comprare una vocale??
ma va… lascia crescere: e’ salute…
E io posso girare la ruota? 😛
solo se sei un criceto.
Esistono ruore per carpe?
no. ti tocca far girare altro…
Ah tranquillo, a far girare son sempre brava…
ma va… temo tu debba impegnarti molto di piu’…
e nonostante la fiera e la corte dei miracoli dove apparentemente sembra si possa vendere o comprare di tutto… regna solo il silenzio, la fama diviene infine fame e il saltimbanco non si chiede se ne è valsa la pena ed eccolo in un angolo aggrappato a una bottiglia. gliel’hai portata tu?
si, ma quando gliel’ho data era gia’ vuota.
ma attorno alle verruche crescono i peli? non sapevo.
si ma solo se la verruca e’ in faccia e la faccia e’ di una strega cattiva….
quello è un porro. ad ogni modo l’immagine rende l’idea.
azzo. e io che i porri li scavo e me li mangio!!!!
e poi c’è il porro “giornalista”…anche quello come immagine è raccapricciante
L’ultimo è un porro velenoso. Andrebbero estirpati.
ad avercene farei il risotto.
mi ci voleva dopo la bevuta di ieri una bella immagine raccapricciante…
Con lo scribacchino? Secondo me il risotto ti vien male 🙂